Il viaggio in Romania per Erasmus+
In realtà po' incoscienti rispetto a quello che avremmo visitato siamo partiti alla volta di Cluj-Napoca la notte di sabato otto ottobre. Sapevamo poche cose:
a) che era la seconda città della Romania;
b)che saremmo stati impegnati nello scambio culturale e nel progetto sullo sviluppo delle competenze imprenditoriali con Erasmus che la scuola porta avanti da qualche anno con altre nazioni Europee (Polonia, Inghilterra, Finlandia, Portogallo e Romania)
c)e chissà, intanto partiamo, poi si vedrà...
Siamo partiti, dunque sì pronti con tutto il materiale di lavoro e per la realizzazione del compito assegnatoci (fondare un'attività di business, ciascuna Nazione ha spiegato le proprie legislazioni, spese e regole per mettere in piedi uno shop online per vendere dei prodotti ecologici e di riciclo) ma ripeto, poco preparati su ciò che ci avrebbe accolto.
Cluj-Napoca è la capitale della Transilvania ed è stata la capitale Europea dei Giovani nel 2015. Una città dinamica, culturale, d'affari, universitaria, molto verde e a vocazione sportiva. La scuola che ci ha accolti è un Istituto Tecnico che collabora con le aziende locali e che vede i propri alunni accolti per metà anno scolastico all'interno di queste aziende per svolgere attività di stage. L'Istituto Mattei aveva sei alunni coinvolti in questo Progetto, tre dei quali sono stati ospiti in famiglie degli studenti romeni. Durante la settimana siamo stati coinvolti in attività molto interessanti (come creare un sito online, visita ad azienda di coltivazione di lavanda e trasformazione della stessa, visita ad un'azienda vitivinicola e agrituristica che produce e vende vini e siamo stati coinvolti in attività di creatività e lavorazione di ceramiche, pittura e ricamo). Le visite culturali anch'esse molto piacevoli (Tour della città, delle sue chiese, dei musei, degli spazi verdi pieni di campi sportivi di ogni tipo e con attrezzature da palestra a cielo aperto, la statua di San Giorgio, il bastione dei Sarti, la grotta e miniera del Sale a Turda, ci siamo ritrovati a 120 metri sotto Terra in men che non si dica, il Museo Etnografico, il monastero di San Nicula a Gherla al cui interno è conservata la Madonna delle Lacrime e il Giardino Botanico).
Torniamo indietro, a casa nostra, dopo una settimana di lavoro, gite e attività di collaborazioni e conoscenza con gli altri studenti delle altre Nazioni, con una serie di certezze:
a) la prima delle quali è che non si devono mai avere dei preconcetti;
b) la seconda è che torniamo a casa con la sicurezza che il Mondo è bello e che merita di essere visto, girato, vissuto e amato;
c) last but not least che la Romania è bella e che le persone che la abitano sono ospitali e calorose.
I progetti di scambio culturale sono una risorsa fondamentale per far crescere le persone, le relazioni con persone di culture diverse dalla nostra ci aiutano a migliorare e noi siamo tornati migliori!
Alice Magni, Ramona Signoretta, Rebecca Cambria, Byron Villavicencio , Mite Apostolov, Nassim Larzhafi
Docenti accompagnatori Angela Fagnoni e Ilenia Martina Lorefice