Una scienziata italiana in America: la testimonianza di Giusy Falcone

“Chiudete l’uscio davanti allo spirito di una donna e questo prenderà il volo fuori dalla finestra” Oscar Wilde

Il 18 Maggio 2023, dalle ore 14:30 alle 16:00 circa, noi studenti delle classi terze del Liceo Scientifico dell’Istituto Polo Mattei abbiamo avuto la possibilità di concludere il lavoro di educazione civica “Un binomio quasi perfetto: Scienza e Donna”, con un collegamento con la ricercatrice Giusy Falcone, ingegnere aerospaziale in America, che ci ha raccontato la sua vita focalizzandosi sul percorso universitario e lavorativo. Prima di lasciare la parola a Giusy, abbiamo riassunto a lei il lavoro che è stato svolto durante questo anno scolastico, nelle ore di matematica e fisica dedicate all’educazione civica.

       Noi ragazzi di 3BLS, partendo da riflessioni scaturite dalla visione del film “il diritto di contare”, abbiamo analizzato il ruolo della donna nella scienza e nella società in generale dagli anni ‘30 fino ai giorni nostri, approfondito la nascita del concetto STEM ed i “problemi” ad esso connessi, focalizzato l’attenzione sul notevole gender gap presente ancora oggi in alcune università e in alcuni lavori.

       Noi ragazzi di 3ALS abbiamo mostrato una presentazione riguardante la Gravitazione, sviluppata in seguito all’uscita presso il museo APE di Parma alla mostra “Vedere l’invisibile”. Abbiamo toccato diversi punti tra cui i diversi ordini di grandezza delle dimensioni dei corpi celesti, la legge di Gravitazione Universale di Newton, la teoria della Relatività generale di Einstein ed infine la ricerca dei vari contributi in campo astrofisico da parte di donne scienziate ed in particolare di Marica Branchesi.

Giusy, dopo averci ascoltati con grande interesse, ci ha raccontato la sua esperienza: nata e cresciuta a Vieste, piccolo paesino del Gargano, in Puglia, ha frequentato il Liceo Scientifico L. Fazzini e dopo il diploma ha scelto di studiare Ingegneria Aerospaziale all’Università di Pisa, trasferendosi poi all’ University of Illinois Urbana-Champaigh (USA), per conseguire il dottorato. Una scelta, la sua, dettata dal grande amore per la scienza e dalla consapevolezza che l'Università dell'Illinois, una delle migliori al mondo, le avrebbe dato modo di sviluppare tutte le sue potenzialità.

Nella seconda parte dell’incontro, la ricercatrice, ricollegandosi a quello che è stato il nostro lavoro di educazione civica, ci ha parlato della presenza delle donne nell’ambito delle discipline STEM e della crescita (seppur minima) della quota rosa nell’ingegneria italiana (si è passati dal 16% al 28% di donne ingegnere in 20 anni), crescita che secondo la professoressa è anche merito del cambio generazionale, in quanto le ragazze di oggi hanno avuto un incremento di intelligenza e consapevolezza, con un conseguente aumento del desiderio di realizzazione personale.

La ricercatrice ci ha illustrato diversi grafici relativi alla situazione passata e odierna riguardo le differenze tra uomini e donne in campo nella realtà universitaria e in campo lavorativo. Ci ha raccontato come inizialmente fosse difficile per lei affermarsi in un contesto che per decenni è stato di predominio maschile, sia dal punto di vista sociale sia lavorativo, discutendo con noi tutti gli aspetti dell’argomento, dalla difficoltà nel socializzare alla maggiore sensibilità prestata negli USA ai bisogni di nuovi lavoratori appartenenti alle minoranze.

Nonostante le difficoltà di lavorare in un team prevalentemente maschile e facenti parte di culture diverse, questo porta ad un maggior scambio di idee, ad uno sviluppo della creatività e quindi ad una maggior facilità di risolvere problemi con nuove strategie.

Giusy Falcone ci ha parlato con un entusiasmo contagioso, dal quale traspariva la grande passione per il suo lavoro, la felicità per i suoi successi, ma anche la fatica di vivere oltreoceano lontana dalla famiglia e dagli amici d’infanzia.

L’incontro si è concluso con la possibilità da parte di tutti noi di farle alcune domande, alla quale ha risposto in maniera esaustiva.

Pensiamo che le sue parole siano state per tutti noi (maschi e femmine) un invito al lavorare sodo e a mettersi in gioco senza avere timore del fallimento o del pregiudizio altrui, dimostrando che con un modo di agire determinato, deciso a non arrendersi mai neanche davanti a porte che sembrano chiuse, si può raggiungere qualunque obiettivo. Il suo esempio è di stimolo a lavorare sempre per il meglio.

Concludiamo ringraziando Giusy Falcone per aver dedicato, per il secondo anno consecutivo, tempo prezioso agli studenti del Polo Mattei e per i numerosi ed importanti spunti di riflessione che ci ha fornito. Ringraziamo i prof. Andrea Santi, Giuliana Dimauro e Paola Varani per averci dato la possibilità di ascoltare la magnifica esperienza di una donna italiana, che con le sue sole forze, si prepara a diventare professoressa universitaria in America a poco più di trent’anni.

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Il grafico mostra le percentuali di occupazione da parte delle donne in ambienti STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) dal 1980 al 2022 negli Stati Uniti.

Per altre informazioni riguardante Giusy Falcone, clicca qui.                                   3ALS e 3BLS