Quale scuola superiore scegliere?
Quale scuola superiore scegliere? Come affrontare la scelta con i propri figli? Che cosa aspettarsi dalla conoscenza virtuale delle scuole, in tempo di Covid?
Non c’è dubbio che il processo di scelta quest’anno sia piuttosto insolito e reso ancora più difficile dalla modalità a distanza. Per questo, come Dirigente e persona che opera nella scuola quotidianamente, mi permetto qualche riflessione che spero possa essere di aiuto.
Sono senz’altro importanti informazioni e dati, entrambi recuperabili sia attraverso il sito della scuola, sia mediante siti dedicati che ormai abbiamo imparato a conoscere: i dati Invalsi degli anni precedenti, Scuola in chiaro, Eduscopio. Tutto molto interessante, ma ricordo che ogni dato, in sé, vale davvero poco, mentre può essere utile chiedere a un docente un commento a quel dato, perché un professionista della scuola saprà dare il giusto peso. L'invito è quello di non scegliere in base a una percentuale: occorre chiedere alle persone, senza trascurare un dato evidente, anzi utilizzandolo per dare voce a chi la scuola la fa.
La scuola secondaria di primo grado offre un prezioso contributo con i test validi per l’orientamento e i consigli orientativi e questo è un apporto importante nel processo decisionale, da considerare, discutere e confrontare.
Poi ci sono gli appuntamenti virtuali della scuola superiore, gli open day, gli stage in classe e tutte le comunicazioni a distanza per offrire chiarimenti.
Ricordiamoci però che sono sempre le persone a “fare la scuola”: è importante quindi, anche in una fase in cui le relazioni sono complesse e ai minimi termini, conoscere docenti, alunni, genitori, incrociando volti più che dati, parlare con chi nella scuola superiore sta lavorando e studiando, con chi l’ha già frequentata e si è diplomato.
E’ fondamentale inoltre che i ragazzi attivino una proiezione di sé nel futuro prossimo o lontano e che si chieda allo studente di terza media come si immagina da oggi a un anno, poi a tre o cinque anni. Come si immagina la sua scrivania il prossimo settembre, il suo zaino, i libri che aprirà, quali docenti ascolterà e quali materie studierà più spesso. Per sé, per i suoi pomeriggi e per il suo futuro. Quali sono le proprie aspettative e su quali inclinazioni e competenze sente di poter fare affidamento. Non esiste una scuola giusta e una sbagliata, esiste una scuola giusta per un alunno e un’altra giusta per un altro.
La scuola giusta è quella nella quale il ragazzo sente di poter esprimere tutte le proprie potenzialità e dove sente di poter seguire un percorso che lo motiva, lo interessa e verso il quale è incline. Scegliere un ambiente in cui si vivrà per i prossimi cinque anni significa non accontentarsi dell'opzione più comoda, o della meno peggio, ma cercare l'istituto che possa formare il ragazzo coinvolto nel migliore dei modi, permettendogli di esprimere il meglio di sé.
Genitori e figli, però, non sempre sono d'accordo. Magari la scelta cade su istituti diversi, addirittura su indirizzi diversi. Che fare? In questo caso è necessario trovare il tempo per parlarne, per condividere punti di forza e criticità delle varie opzioni sul tavolo, perché servirà comunque arrivare a una decisione condivisa. Una scuola scelta senza accordo porterà inevitabilmente a disagio, a un «te l'avevo detto» di fronte alle prime difficoltà. Nel dialogo sulla decisione è centrale agire sulla motivazione e condurre un percorso di scelta basato sulle opportunità, ragionando insieme sulle diverse possibilità offerte dalla scuola, sulle diverse scintille che possano accendere entusiasmo, sui percorsi più vicini al carattere e alle passioni dei ragazzi, sulle aspettative per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Nel caso di incertezze e indecisioni, c'è ancora il tempo per approfondire attraverso le iniziative della scuola superiore e i contatti con le persone. La nuova scuola va scelta con fiducia e non per esclusione, la strada va iniziata di buona lena.
Ci auguriamo di poter accompagnare tanti di Voi sul nostro cammino.
Il Dirigente scolastico
Dott.ssa Rita Montesissa